Centotrediciecinquanta
Gentilissima Signora,
mi rivolgo a Lei, non per un fatto personale, ci mancherebbe altro, ma in quanto presidente dell'azienda RAI Radiotelevisione italiana. Una tra le aziende più prestigiose in Europa in fatto di comunicazione.
Non è poco, di certo, in un mondo come l'attuale, dove di comunicazione si soffoca e il rischio di implosione è realmente alto.
Gentilissima Signora, non se ne abbia male se seguito a chiamarla Signora e non presidentessa o dottoressa, non se la prenda come quell'incauto dirigente dello Stato che ha affrontato con poca eleganza un Sacerdote in un'analoga situazione. Io credo, che essere chiamati Signore o Signora sia l'auspicio di ogni uomo o donna di questa terra. Tutti gli altri appellativi sono appunto appellativi, un dotto', come si dice, non si nega a nessuno e quindi sono privi di senso e soprattutto di valore.
E quindi gentilissima Signora vengo al punto. Devo, con sincerità ammettere che buona parte della spinta a prendere carta e penna, si fa per dire, è volontà del mio secondo genito quattordicenne al primo anno di liceo scientifico, il quale è profondamente indispettito proprio da lei Signora, non nella sua persona, ci mancherebbe altro , ma nella sua funzione.
E vengo al punto!
Tutti, parlano a proposito, molti, troppi a sproposito, di famiglia.
I politici si dedicano molto, spesso, assai spesso male, alle politiche del sociale per la famiglia.
Altre organizzazioni parlano e lottano per le famiglie allargate o miste o come meglio credono.
Il Capo dello Stato ha più volte richiamato l'attenzione sul tema,
e poi le scuole,
insomma <
e infine non ultima e, forse l'unica a parlarne con criterio la nostra Chiesa.
Ma mio figlio si pone, anzi mi ha posto un paio di domande, che ritengo corretto girare, per competenza a Lei e da Lei avere, magari, una risposta.
Mentre, qualche sera fa, stavamo guardando, in attesa della cena “L'Eredità” -RAI UNO dalle ore 19,00 alle ore 20,00- come lei saprà bene, mi chiede:
Papà, quali sono i valori veri della vita?
Perché mi chiedi questo?
Ma... stai vevdendo il programma oppure dormi?
Sto guardando
Scusa papà e la cultura? Non vedi l'idiozia delle domande e soprattutto delle risposte tirate a caso?
Scusa papà ma non ci hai insegnato, come regola generale di vita, che il lavoro deve essere la fonte primaria se non unica di guadagno?
Scusa papà, ma quest'ora non è l'ora in cui le famiglie italiane si riuniscono intorno al tavolo per mangiare?
Oh! caspita Signora!
Alle venti in punto inizia il telegiornale, ovviamente il TG1.
Un film dell'orrore sarebbe meno devastante, sempre nell'ora in cui le famiglie si riuniscono intorno al tavolo per la cena.
Ma non è ancora finita. Terminato il pasto, nuovamente sul divano.
Iniaziano i Pacchi!!!
Signora ha mai visto quella trasmissione? Io si, è l'unico intrattenimento per quell'ora, ma lei lo ha mai visto quel programma!
Quanto meno nel precedente una domanda e un tentativo di risposta, per quanto idiote, c'erano.
Le ripeto Signora, lo ha mai visto da DIECI anni a questa parte quel programma?!
Ma, non vorrei che si perdesse il filo delle domande di mio figlio, torno, quindi, su quella falsariga.
Domenica scorsa 27 gennaio, giornata della Memoria, RAI UNO manda in onda finalmente, me lo lasci dire, un film decente, anzie veramento bello.
Signora, Lei lo ha visto? Si perché mio figlio ed io avevamo deciso di vederlo (io di ri-vederlo),
sa a che ora è cominciato?
Allora, consideri: telegiornale, poi dato che è domenica TGSport, poi i Pacchi....
I Pacchi, gentilissima Signora, non potevano mancare i Pacchi neanche nel giorno della memoria (rammenta quando in occasione di grandi eventi la RAI sospendeva o modificava il palinsesto?). La memoria della Shoah, per Lei, è o non è un grande evento?!
Ma torniamo all'argomento: il film è iniziato, con grande disappunto mio e di mio figlio, alle 21,33, le nove e mezza passate, ammesso che il mio orologio funzionasse bene.Sa a che ora ci si sveglia la mattina per andare al lavoro e a scuola?
Nel giorno della Memoria con un film come La vita è bella, tutto mi aspettavo meno che ci fossero inserti pubblicitari e invece si. Mi dispiace non averli contati!
Sa a che ora è terminato il film a causa dei pacchi della pubblicità e di qualche notizia di sport trita e ritrita? Beh mancava poco alla mezzanotte!
Signora, credo sia giunto il momento di prendere una decisione nazionale, tutti coloro che ne parlano, dato che ne stanno parlando a sproposito di famiglia, la smettano di parlare di famiglia perché fanno e mi permetta l'ardire, in questa fattispecie Lei gentilissima Signora sta combinando seri pasticci!
Mi perdoni ancora un istante, non sono riuscito a dare risposte alle domande di mio figlio se gentilmente mi venisse in soccorso le sarei grato, giusto per riprendere la dritta via che passa attraverso la famiglia, centro di ogni Civiltà e Società Sana.
Mi scuso se in alcuni passaggi posso essere sembrato provocatorio o irriverente, ma i genitori passano una vita ad educare, formare, crescere i propri figli, e poi...?
Con cordialità
Roma 1° febbraio 2013
p.s. Dimenticavo, e ne sarà certamente lieta, ieri alla giusta scadenza o provveduto al pagamento del tributo, affinché si dia a Cesare il suo obolo di centotrediciecinquanta.